I cittadini di Seregno possono dire addio ad un altro pezzo di storiche alberature della città. Dopo le potature selvagge, anzidette capitozzature, di molti viali importanti della città a partire dal 2020, dopo le aggressioni ad alberi monumentali nel parco due giugno (tra cui il famoso “murun”) e recentemente a molte piante che infastidivano il discusso progetto di illuminazione a giorno del parco due giugno alla Porada, area di valore naturalistico all’interno del Parco Grubria, dopo la distruzione dei filari di carpini trentennali al cimitero di San Carlo, dopo addirittura abbattimenti di piante quasi centenarie in vari parti della città, oggi 17 febbraio 2022 assistiamo alla distruzione degli alberi del parco Skatepark di che si affaccia su Via Ripamonti nel popoloso quartiere di San Carlo.
Motivazione addotta...occupavano i vialetti pedonali. Per testimoniare l’infondatezza della motivazione di questo scellerato ennesimo intervento riportiamo una fotografia tratta dal web della situazione pre-intervento. Lasciamo alle tristi immagini del post-intervento il giudizio di ciascuno.
Appena due settimane fa abbiamo fatto l’ennesimo appello alla sensibilità degli amministratori e dei tecnici che li supportano nel programmare interventi di potature degli alberi considerandoli esseri viventi, che ci forniscono ossigeno e frescura d’estate, bellezza e tranquillità in un paesaggio edificato all’80%, con periodi di siccità lunghi tre mesi e dalle temperature estive prossime ai 40 gradi, come nel deserto. Ed oggi ci troviamo davanti agli occhi l’ennesimo disastro “venduto” come buon governo del territorio. Abbiamo supplicato che l’ufficio del verde si dotasse di un tecnico “arboricoltore” che supportasse l’elaborazione dei capitolati tecnici delle manutenzioni al patrimonio arboreo e vegetale della città, abbiamo pregato di condividere questi interventi tra le varie sensibilità per giungere a compromessi che prima di tutto vedessero i nostri cari alberi al centro dell’attenzione.
La risposta dell’Amministrazione del Sindaco Alberto Rossi e del suo apparato tecnico è questa, una nuova stagione di capitozzature, rasature dei preziosi sottoboschi, continui tagli di fiori ed erba.
Ogniuno farà le proprie considerazioni ma ricordiamo che se possiamo compare tutto, poche cose non possiamo comprare...una di queste è l’ossigeno che solo le piante ci donano.
La speranza è l’ultima a morire e crediamo ancora che Seregno possa diventare prima o poi la città degli alberi, con amministratori e tecnici che li conservino e non li distruggano. Ma per questo c’è bisogno di voi cittadine e cittadini, è necessario che le persone che comprendono l’importanza delle piante e della “Natura di Seregno” stiano insieme, siano unite nel volere che Seregno sia un luogo sano dove vivere ed abbiano la riconosciuta rappresentanza nelle istituzioni. Noi di Legambiente cerchiamo di portare la vostra voce ma purtroppo come associazione di cittadini siamo deboli e le nostre richieste sono disattese. Non abbandonateci e cerchiamo insieme di essere più forti e determinati con la delicatezza e nello stesso tempo la fermezza che ci contraddistingue, anche contro le arroganze e le insensibilità che incontriamo, per difendere i nostri alberi e l’ossigeno che ci regalano! Il futuro è nelle nostre mani e non possiamo delegare nessuno.