Rassegna Stampa Covid-19 #2

Nota per il lettore:

Chi scrive non è uno scienziato! Per questo motivo si è tentato il più possibile di far parlare fonti autorevoli, sempre citate esplicitamente. Si è deciso di sintetizzare il contenuto del documento proposto per offrire al lettore un'informazione più semplice ed immediata. 

Il report wwf

Ecco qui il link al report completo del WWF (link) dal titolo "Pandemie, l'effetto boomerang della distruzione degli ecosistemi" di cui daremo in questo articolo una sintesi essenziale.

1) I VIRUS NON SONO IL MALE ASSOLUTO

Cosa sono i virus? I virus sono organismi estremamente semplici, composti di materiale genetico incapsulato in un involucro proteico.  Questi sono in grado di riprodursi a condizione di essere ospiti in un altro organismo. 

In natura svolgono un compito essenziale: regolano le popolazioni delle specie ospiti e garantiscono l'equilibrio delle stesse con i rispettivi ecosistemi. 

Inoltre come tutti gli organismi i virus cercano di massimizzare  la propria sopravvivenza e capacità di riprodursi. Per questo motivo un virus in equilibrio  con la specie in cui si è evoluto non provoca nella stessa una letalità eccessiva.

Il problema sorge nel momento in cui l'ecosistema viene modificato dall'esterno, rompendo l'equilibrio iniziale. Il virus è costretto dunque ad adattarsi a una nuova realtà per sopravvivere e va dunque in cerca di nuovi ospiti. 

2) DAGLI ANIMALI ALL'UOMO

Si definiscono zoonosi quelle malattie che si trasmettono dagli animali all'uomo.

Il contagio da specie a specie (spillover)  può avvenire per contatto diretto, tramite organismi vettori o per altri veicoli di tipo ambientale e alimentare.

 

Le zoonosi di origine selvatica potrebbero rappresentare in futuro la più consistente minaccia per la salute della popolazione mondiale.  Infatti il 60% delle cosiddette malattie emergenti sono state trasmesse da animali selvatici.

 

In questa tabella una sintesi delle principali zoonosi di origine virale degli ultimi 50 anni.

Passando al caso del virus SARS-CoV-2 si pensa che abbia avuto origine nel grande mercato di animali di Wuhan. Recenti studi dimostrano infatti la somiglianza tra il SARS-CoV-2 e altri coronavirus simili presenti in alcune specie di chirotteri che avrebbero costituito il serbatoio naturale del virus. Tuttavia alcune differenze tra i genomi hanno fatto pensare i ricercatori che il virus sia passato dai pipistrelli ad un altro ospite intermedio prima di approdare al genere umano. L'identikit dell'ospite è oggi ancora ignoto, ma è certo che dietro alla diffusione di questo virus si nasconde il commercio illegale di animali selvatici vivi e loro parti del corpo.

3) LA PORTATA DELLA DISTRUZIONE DEGLI ECOSISTEMI

Secondo gli scienziati tra le cause della diffusione di malattie infettive emergenti vi sono fattori come la perdita di habitat,la creazione di di ambienti artificiali, la manipolazione e il commercio di animali e in generale la distruzione della biodiversità.

 

In particolare i meccanismi attraverso a cui avviene la modifica degli ecosistemi sono:

  • l'aumento dei siti di riproduzione dei vettori di malattie;
  • la diffusione amplificata degli ospiti serbatoio;
  • il mantenimento in cattività di specie selvatiche a stretto contatto tra loro;
  • i trasferimenti patogeni tra specie diverse;
  • la perdita di specie predatrici;
  • i cambiamenti genetici indotti dall'uomo di vettori di malattie o agenti patogeni (come la resistenza delle zanzare ai pesticidi);
  • la contaminazione ambientale da parte degli agenti di malattie infettive.

In queste nuove condizioni  vengono meno quegli equilibri degli ecosistemi delle popolazioni e degli individui in grado di contrastare i microrganismi responsabili di alcune malattie.

 

Chiudiamo questa sintesi con una tabella riassuntiva delle principali malattie emergenti in relazione ai possibili meccanismi di modifica dell'ecosistema.